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Fondazione Made in Cloister

Tra sogno e mitologia: l'arte di Ruprecht von Kaufman

Aggiornamento: 25 mag 2023


The Hunt, Ruprecht von Kaufmann for INTERACTION NAPOLI 2022, Napoli


Artista visivo che si affaccia delicatamente in un mondo onirico per raccontare storie tratte da vita quotidiana e mitologia. Inizia a disegnare da bambino copiando fotografie come distrazione dalla noia delle lunghe ore in classe, senza immaginare di poter diventare un giorno un artista di professione.


Nato e cresciuto in Baviera, Ruprecht von Kaufmann dopo le scuole superiori decide di iniziare un percorso di formazione nell’arte iscrivendosi all’Art Center LA. Ed è proprio qui che la sua vita e la sua considerazione di sé cambiano, quando alcuni suoi professori, dopo aver notato i suoi disegni ricchi di narrazione, lo stimolano a intraprendere una carriera come artista.

Credit Peter Adamik


Oggi Ruprecht von Kaufmann è un talentuoso pittore che sperimenta sempre nuovi modi di raccontare non soltanto attraverso la raffigurazione, ma anche tramite la variazione di dimensioni e la manipolazione di differenti materiali.


Spesso nel suo lavoro sviluppa un discorso sociale sull’aggressione della natura da parte dell’uomo. Per questa ragione sono presenti nelle sue opere forti referenze al mondo umano e animale che coesistono e si affrontano continuamente, spesso dando vita a creature ibride come sfingi, minotauri, che conservano la loro parte selvaggia e istintuale purché questa resti in contatto con quella umana razionale.


“Quando dipingo, sono interessato nel raccontare storie di esperienze che sono insieme individuali e universali… ecco perchè la testa dei personaggi nei miei quadri è sfocata, erosa, coperta: non vorrei fossero ritratti di specifici soggetti, ma piuttosto degli archetipi”. Dice von Kaufmann in un’intervista.

Nei suoi quadri l’artista desidera da una parte creare una connessione emozionale con chi li osserva, per questo von Kaufmann dipinge attimi profondamente intimi, ma condivisibili perchè immedesimarsi nell’altro attraverso l’esperienza personale permette di sentirsi compresi: una sensazione essenziale per la vita umana.

Dall’altro lato von Kaufmann recupera e analizza scene di vita quotidiana, che non hanno necessità di grande sforzo di pensiero, apparendo quasi scontate. Tuttavia se scomposte e osservate da un altro punto di vista queste scene possono assumere nuovi significati diventando “a-normali”, a tratti anche folli.


“È quindi possibile che tra un secolo l'umanità ripensi alla nostra storia d'amore con le automobili, ad esempio, e che le persone del futuro scuotano la testa per l'incredulità. Nei dipinti è possibile creare scene del genere: prendere qualcosa che all'inizio sembra molto quotidiano e normale, ma poi scomporlo, come una scena di un universo parallelo, dove vigono regole diverse e aliene.”



Ruprecht von Kaufmann è uno dei 28 artisti oggi in mostra nel chiostro cinquecentesco della Fondazione Made in Cloister per il progetto a cadenza biennale INTERACTION NAPOLI.

La sua opera si intitola The Hunt: un dittico dipinto a olio su legno che raffigura una scena di caccia. Sulla sinistra due uomini che imbracciano un fucile tentano di uccidere un unicorno, mentre sulla destra dell’opera una leonessa con testa di donna riposa tranquilla e un’altra dal volto coperto balla quasi mossa dal vento o da fili che la manovrano come una burattina.

Potete vedere la sua opera in mostra fino al 24 settembre. Vi aspettiamo!

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