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a cura di DEMETRIO PAPARONI

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Per questa prima edizione 28 artisti e artiste internazionali di differenti generazioni sono stati chiamati a realizzare tele, sculture e installazioni site specific nel chiostro cinquecentesco sede della Fondazione, per creare un dialogo con lo spazio e con la comunità di Porta Capuana.

Una mostra che dal 12 marzo al 24 settembre 2022 ha catturato l'attenzione di tantissimi visitatori, di Istituzioni culturali e della comunità.


Ecco gli artisti che hanno partecipato alla prima edizione:


Laurie Anderson • Ljubodrag Andric • John Armleder • Paolo Bini • Maurizio Cattelan • Frederik De Wilde • Sergio Fermariello • Giovanni Frangi • Georg Oskar Giannakoudakis • Peter Halley • Gottfried Helnwein • Paolo Iacchetti • Ruprecht von Kaufmann • Liu Jianhua • Iva Lulashi • Jason Martin • Rafael Megall • Marco Neri • Mimmo Paladino • Nicola Samorì • Vibeke Slyngstad • Natee Utarit • Joana Vasconcelos • Ronald Ventura • Nicola Verlato • Serena Vestrucci • Wang Guangyi

Laurie Anderson

Laurie Anderson è un’artista americana d'avanguardia nota soprattutto per la sua attività di artista perfomativa. Uno spirito curioso sempre attratto dalla sperimentazione, che ha utilizzato...

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Ljubodrag Andric

Ljubodrag Andric (Belgrado, 1965) cattura gli spazi nella loro forma essenziale, rappresentando solo il necessario, gli spazi vengono privati della loro monumentalità, neutralizzando la loro narrazione e decontestualizzandole.

“Quando manca un chiaro senso di proporzione nell’immagine di uno spazio si sente meno pressione, non si è forzati in una relazione di qualche tipo: diventa uno spazio mentale”

Ljubodrag Andric da Ljubodrag Andric Work 2008-2016

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John Armleder

La pratica di John Armleder (Ginevra, 1948) affonda le sue radici nel movimento Fluxus, con cui condivide, oltre alla volontà di fondere l’arte con la vita quotidiana, l’interesse per una pratica artistica combinata al design. Nonostante ciò l’artista rifiuta qualsiasi appartenenza ad una tendenza specifica. Spesso sceglie di esporre i suoi lavori su uno sfondo a carta da parati, in questo caso carta da manifesti, condizionando prepotentemente la nostra capacità di percepirne i confini. Così facendo Armleder sfida la tradizionale dicotomia tra figura e sfondo, complicando intenzionalmente la relazione tra oggetto esposto e display.

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Paolo Bini

Fino ad oggi la sua ricerca si è sviluppata principalmente attraverso l'utilizzo di pitture ad acqua, realizzando paesaggi di atmosfera mediterranea in cui il colore, maggiormente diluito è dato per velature. Negli ultimi progetti ho esplorato la pittura cercando attraverso di essa un confronto con lo spazio...

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Maurizio Cattelan

Nell'adolescenza si appassiona alla radiotecnica grazie agli insegnamenti del padre di un suo compagno di scuola. Smontando e rimontando vecchi apparecchi radio e televisori, Cattelan acquisisce dimestichezza nell'assemblare, tagliare e saldare metalli. Si iscrive allora a un istituto tecnico industriale, e per la necessità di rendersi indipendente, in attesa di diplomarsi si impegna in una serie di lavori saltuari...

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Frederik De Wilde

La pratica artistica di Frederik de Wilde (Belgio, 1975) si situa nell’interspazio tra arte, scienza e tecnologia esplorando le nozioni di impercettibile, intangibile e invisibile nello spazio fisico e digitale. De Wilde esamina l’impatto della tecnologia e il ruolo dell’arte in un mondo sempre più iperconnesso e che potenzilamente può offrire nuovi modelli.

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Sergio Fermariello

Interrotti gli studi universitari di Scienze Naturali per dedicarsi esclusivamente al disegno e alla pittura, Sergio Fermariello (Napoli,1961) inizialmente recupera il lessico visivo familiare, nel tentativo di catturare il tempo e la memoria. Verso la metà degli anni Ottanta il disegno tende a immagini sgranate, perde la messa a fuoco sull’oggetto, liquida le sue intime...

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Giovanni Frangi

Nelle opere di Giovanni Frangi (Milano, 1956), centrale è l’idea della pittura come possibilità di trovare un’immagine che fratturi la nostra percezione ordinaria del mondo. La sua pittura resta una pittura delle cose del mondo, una pittura vincolata alla natura, ma la stratificazione materica e l’uso vivo del colore che la caratterizza portano il quadro verso l’incanto di un immagine che non replica semplicemente le cose ma offre di esse una visione nuova e sorprendente. E questo accade soprattutto nel suo periodo nero, dove la rinuncia all’impatto espressionista del colore lo muove verso il limite stesso della pittura.

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Georg Oskar Giannakoudakis

Georg Oskar (Iceland, 1985) concentra la sua pratica come fosse un diario visivo della sua personale osservazione del quotidiano in relazione con la natura e con le persone. I suoi lavori sono composti in un modo unico che permette diversi punti di accesso per chi guarda, suggerendo di riflettere sulla complessità della vita contemporanea. Un senso di leggerezza e innocenza è posto nella sua narrativa e la torbidità della sua palette funge da blocco psicologico che gli permette di mantenere la distanza dal profano, dall’oscuro e dal mostruoso.

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Wang Guangyi

Le opere di Wang Guangyi, fino al 2010, andavano a fondere famosi loghi occidentali con le immagini utilizzate dal governo cinese per la propaganda socialista. Negli anni ottanta crea un insieme di opere chiamate Post Classic, in cui l'artista riprendeva noti dipinti occidentali, rivisitandoli. Tra questi, vi è stata la Gioconda di Leonardo Da Vinci, dove raffigura la celebre Monna Lisa di spalle. La caratteristica di dipingere...

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Peter Halley

La ricerca artistica di Peter Halley muove nell'ambito dell'astrazione geometrica e nei suoi dipinti forme quadrate e rettangolari, definite dall'artista 'celle' o 'prigioni', si relazionano tra di loro mediante condotti a sezione quadrata, rappresentando la crescente geometrizzazione dello spazio sociale del mondo tecnologico elettronico contemporaneo e...

 

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Gottfried Helnwein

Helnwein (Vienna, 1948) si interessa di ansia sociologica e psicologica, questioni storiche e temi politici. Il suo lavoro può essere duro da digerire essendo la condizione umana il suo tema ricorrente. La metafora del bambino ferito, sfregiato fisicamente ed emotivamente, domina la sua arte.

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Paolo Iacchetti

Il suo lavoro si sviluppa a partire dagli elementi espressivi primari: linea e colore, e si congiunge idealmente alle esperienze di pittura da Rothko a Pollock, da Jasper Johns a Brice Marden, estranea al Minimalismo ed allo azzeramento della forma degli anni ’60 del Novecento.

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Ruprecht von Kaufmann

Artista visivo che si affaccia delicatamente in un mondo onirico per raccontare storie tratte da vita quotidiana e mitologia. Inizia a disegnare da bambino copiando fotografie come distrazione dalla noia delle lunghe ore in classe, senza immaginare di poter diventare un giorno un artista di...

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Liu Jianhua

Come nelle opere antiche di pittori e calligrafi, il rapporto tra il nero dei segni e il bianco del supporto è fondamentale per l'installazione. Nell'estetica cinese questa dicotomia trova una delle sue motivazioni principali nel rapporto tra il vuoto e il pieno, tra il bianco del supporto e il nero delle tracce - un rapporto necessario perché un'azione abbia...

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Iva Lulashi

Per Iva Lulashi (Tirana, 1988) la pittura e il disegno sono sempre stati gli strumenti ideali per assecondare la sua esigenza espressiva, un gesto vitale e necessario attraverso il quale approfondire se stessi, il presente e la memoria.

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Jason Martin

Il suo lavoro fluttua tra tensione e quiete. La sua arte impersona vitalità ed energia che generano una simultaneità dell’immagine tra azione e dinamismo. La sua qualità costante sta nel movimento perpetuo. Tutto riporta alla mente il dinamismo di un singolo atto che unifica creazione e sguardo, perfezione e osservazione.

Martin interroga i fondamenti dellapittura, spaziando da composizioni epiche e sensuali di forme turbinose fino a pacate e essenziali astrazioni in toni precisi ed amalgamati.

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Rafael Megall

La dimensione empatica e interattiva ci consente di avere consapevolezza della nostra stessa identità mediante l’esperienza dell’altro, perché, attraverso la relazione e la circostanza in cui ci troviamo a vivere, riusciamo a cogliere aspetti di noi che ci rimarrebbero preclusi in una condizione di isolamento.

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Marco Neri

I suoi lavori, indifferentemente dal medium utilizzato, sono costituiti da linee e volumi geometrici immediatamente riconoscibili, unità elementari primarie, monolitiche, che determinano elementi ricorrenti organizzati in strutture visive che ritornano periodicamente all’interno dei vari cicli pittorici dell’artista.

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Mimmo Paladino

L'artistapittorescultore e incisore italiano. È tra i principali esponenti della Transavanguardia italiana, movimento artistico teorizzato e promosso da Achille Bonito Oliva nel 1980 che individua un ritorno alla pittura, dopo le varie correnti concettuali sviluppatesi negli anni settanta[1]. Le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni dei principali musei internazionali, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York.

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Nicola Samorì

Nicola Samorì è un artista nato e cresciuto a Forlì e laureato all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Pittore, scultore vive e lavora a Bagnacavallo e visitare la sua casa-studio può essere un’affascinante esperienza. Scarti materici, tele, sculture e residui pittorici sono spesso abbandonati su tavoli e pavimenti in attesa di assumere significato in nuove...

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Julian Schnabel

Rompere i confini e superare le frontiere. Julian Schnabel è un artista dalla personalità esuberante, che ha sempre amato mettersi alla prova per uscire fuori da categorie e schemi, sperimentando tanti e diversi tipi di arte. Da pittore a regista, da musicista a scrittore. Ogni sua opera è frutto di un modo di vivere: non esistono...

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Vibeke Slyngstad

Vibeke Slyngstad (Oslo, 1968). Partecipa a mostre internazionali a partire dagli anni ’90. La sua pratica pittorica, radicata nel Romanticismo, affronta nello stesso tempo un’analisi critica ai limiti della fotografia, di cui riprende nei suoi paesaggi anche i difetti dovuti alle macchie di luce. Nel 2009 ha partecipato alla 53° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia esponendo...

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Natee Utarit

Natee Utarit (Thai,1970) tradisce il soggetto originario inserendo elementi iconografici di diversa provenienza storica e stilistica del passato e della contemporaneità. Nonostante questa diversità, a predominare è la mano di Utarit, che riconduce la narrazione ad un tempo unico in cui tutto è compresente.

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Joana Vasconcelos

Joana Vasconcelos (Parigi, 1971) è un artista contemporanea conosciuta per le sue sculture monumentali, ma la cui pratica da oltre 25 anni si allarga a dipinti e film. Vasconcelos aggiorna il concetto di arte e artigianato al XXI secolo e incorpora oggetti del quotidiano con ironia ed umorismo, creando un ponte tra ambiente domestico e spazio pubblico.

La natura del processo di Joana Vasconcelos si basa sull’appropriazione, decontestlualizzazione e sovversione di oggetti persistenti e realtà quotidiane. Sculture e installazioni che trasmettoo un acuto senso di scala e maestria del colore.

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Ronald Ventura

Conosciuto per l'incrocio di iperrealismo, cartoni animati e graffiti con temi storici e pop, Ventura tende a sconvolgere le immagini commerciali che trova nelle riviste creando la visione di un mondo fantastico che oltre ad essere surreale, suggerisce i pericoli reali affrontati dall'umanità: dal consumismo all'inquinamento e alla guerra. 

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Nicola Verlato

Il suo stile ha un approccio inconfondibile che mutua dai grandi maestri del Rinascimento (Michelangelo in primis) la struttura e l’attenzione per il disegno e le connotazioni fisiche dei personaggi che sono però sempre calati in contesti assolutamente contemporanei e attuali.

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Serena Vestrucci

Il lavoro di Serena Vestrucci può essere alle volte appena visibile e apparentemente semplice: scava nell'interstizio dell'esperienza quotidiana per essere ispirata da incontri inaspettati con oggetti comuni. Nella sua pratica, l'ordinario è decontestualizzato, o nelle sue stesse parole "trasferito in un diverso campo di azione".

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