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Crossing the sea

di Carole A. Feuerman

La Fondazione Made in Cloister presenta "Crossing the sea", il progetto di Carole A. Feuerman, a cura di Demetrio Paparoni e promosso dalla Fondazione Made in Cloister e dalla Bel Air Fine Art.

Gocce d’acqua scorrono sulla pelle scaldata dal sole. La sensazione di armonia e di equilibrio è il punto di partenza del lavoro dell’artista Carole A. Feuerman (Hartford, 1945) che sarà protagonista del nuovo progetto di trasformazione della Fondazione Made in Cloister.

Una delle definizioni del progetto Made in Cloister è quella di un luogo dove dare vita a nuove forme di bellezza attraverso l’arte, un’idea di bellezza che è presente in tutte le cose, anche quelle apparentemente più disorientanti.

Carole è stata una delle prime scultrici iperrealiste, concetto apparso nell’arte negli anni 70 in cui pennelli e tele lasciano il posto alla resina per creare una copia della realtà ancora più fedele della realtà stessa. Ma la Feuerman con le sue nuotatrici non è un iperrealista a tutto tondo, buona parte della sua ricerca artistica sta nel cogliere una sensazione di incanto e purezza. Inoltre le gocce che riflettono la luce sui corpi di resina rappresentano qualcosa di futuro che sta per accadere di lì a poco creando un’atmosfera sospesa, di attesa.
Artista del reale e osservatrice di emozioni, attraverso le sue sculture rievoca sensazioni che si evolvono gradualmente. Partendo da ricordi ed emozioni felici legati al mare fino a riscoprire, sotto l’apparente bellezza e tranquillità, un profondo significato di eroismo, trionfo e liberazione.

Nel 1981 l’artista è stata colpita da scene di uomini e donne che da Cuba affrontavano il mare per raggiungere Key West su zattere di salvataggio. Queste immagini scioccanti la portarono a raccontare un’altra storia legata al mare, in cui la malinconia non è più sottintesa alle maschere delle nuotatrici, ma viene chiaramente espressa come in una delle sue sculture più iconiche EN 2 0278: una camera d’aria dalle quali sporgono delle mani di donna, mentre dal vuoto la mano di un uomo si aggrappa a queste in cerca d’aiuto.
Vi aspettiamo Sabato 13 Maggio dalle 11.00 alle 23.00 con un intera giornata nel chiostro tra le opere iperrealiste della Feuerman.

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Crossing the sea

di Carole A. Feuerman

Gocce d’acqua scorrono sulla pelle scaldata dal sole. La sensazione di armonia e di equilibrio è il punto di partenza del lavoro dell’artista Carole A. Feuerman (Hartford, 1945) che sarà protagonista del nuovo progetto di trasformazione della Fondazione Made in Cloister.

Una delle definizioni del progetto Made in Cloister è quella di un luogo dove dare vita a nuove forme di bellezza attraverso l’arte, un’idea di bellezza che è presente in tutte le cose, anche quelle apparentemente più disorientanti.

Carole è stata una delle prime scultrici iperrealiste, concetto apparso nell’arte negli anni 70 in cui pennelli e tele lasciano il posto alla resina per creare una copia della realtà ancora più fedele della realtà stessa. Ma la Feuerman con le sue nuotatrici non è un iperrealista a tutto tondo, buona parte della sua ricerca artistica sta nel cogliere una sensazione di incanto e purezza. Inoltre le gocce che riflettono la luce sui corpi di resina rappresentano qualcosa di futuro che sta per accadere di lì a poco creando un’atmosfera sospesa, di attesa.
Artista del reale e osservatrice di emozioni, attraverso le sue sculture rievoca sensazioni che si evolvono gradualmente. Partendo da ricordi ed emozioni felici legati al mare fino a riscoprire, sotto l’apparente bellezza e tranquillità, un profondo significato di eroismo, trionfo e liberazione.

Nel 1981 l’artista è stata colpita da scene di uomini e donne che da Cuba affrontavano il mare per raggiungere Key West su zattere di salvataggio. Queste immagini scioccanti la portarono a raccontare un’altra storia legata al mare, in cui la malinconia non è più sottintesa alle maschere delle nuotatrici, ma viene chiaramente espressa come in una delle sue sculture più iconiche EN 2 0278: una camera d’aria dalle quali sporgono delle mani di donna, mentre dal vuoto la mano di un uomo si aggrappa a queste in cerca d’aiuto.
Vi aspettiamo Sabato 13 Maggio dalle 11.00 alle 23.00 con un intera giornata nel chiostro tra le opere iperrealiste della Feuerman.

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