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Aggiornamento: 31 ago 2023

PROSSIMA MOSTRA

Inizia il laboratorio di produzione della prossima mostra da Made in Cloister di Ara Starck che sarà realizzata con il supporto di Paolo Gambardella (allestitore e maestro artigiano). Questa volta l'artista Ara Starck durante la sua residenza ha deciso di confrontarsi con gli artigiani e la città.



Piccolo spoiler: una delle opere principali sarà in vetro piombato, antica tradizione della quale rimangono pochissimi maestri artigiani. La valorizzazione dell'artigianato, parte della missione Made in Cloister, passa soprattutto attraverso la condivisione dei valori e delle tecniche con i giovani.



Per questa ragione il laboratorio sarà in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Napoli, a sostenere le attività vi sarà anche la Fondazione Cologni, impegnata da quasi 30 anni nella promozione dell'artigianato italiano.



Durante la produzione dunque si terranno dei laboratori in cui l'artista e gli artigiani coinvolti mostreranno ai ragazzi dell'Accademia la tecnica e la lavorazione del vetro cattedrale.

Presto tante altre novità sulla mostra...


Il Progetto è finanziato con la L.R. n. 7/2003, contributi per la promozione culturale anno 2023
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Aggiornamento: 22 giu 2023

di Enzo Distinto

spazio LAB.oratorio

MOSTRE PASSATE



“Wall Water”, la mostra di Enzo Distinto, a cura di Valentina Apicerni, presso lo spazio Lab.Oratorio, il project space della Fondazione Made in Cloister dedicato alla ricerca, alla sperimentazione e all’esposizione della scena artistica contemporanea.

“Wall Water” è la traccia di due fiumi che si intersecano, il Sebeto, il fiume segreto di Napoli che nascendo dal Monte Somma attraversava la città riversandosi nel Mediterraneo, e il Nilo. I fiumi sono rappresentati come due muri di acqua che si innalzano verso l’alto, costituendo una superficie liquida con delle colorazioni graduali che virano dal verde al giallo, simboleggiando l’incontro tra civiltà diverse, unificate da un elemento comune che segna la scomparsa utopica dei confini politici tra Paesi e permette di visualizzare la Terra come un unico grande continente, attraversabile liberamente da tutti.




La ricerca artistica di Enzo Distinto parte dalla cartografia, dallo studio di mappe geografiche ed idrografiche su cui lavora con ritagli e composizioni scultoree dando nuove configurazioni a città e frontiere. Questa sovrapposizione di reale —territori esistenti— e immaginario —territori possibili— si riflette anche nella stratificazione dei piani di lettura: sono spazi mentali e non geografici.

Nelle sue tracce del Sebeto e del Nilo confluiscono storia e leggenda, luoghi e non-luoghi, la dimensioni geopolitica e sacra, memoria e attualità. Perché sono le tracce simboliche di due divinità fluviali e due continenti, dell’antico dialogo interculturale tra popoli e della loro mobilità attraverso il Mediterraneo: qui le barriere sono solo un muro d’acqua.

“Enzo incorpora tutti questi aspetti in una installazione di arte povera ricchissima, fatta di scarti di marmo, barre di acciaio e acqua. Ciò che era già un passaggio bloccato ora è ancora più bloccato, così che ogni movimento deve essere cosciente. Ognuno è obbligato ad avere una propria esperienza degli scarti di pietra. Ognuno deve negoziare con le vecchie pareti […] È il genere di mostra che fa venire voglia di sperimentarla in sé stessa, e ognuno è ricompensato dall’impossibilità di farlo” Jimmie Durham


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Aggiornamento: 22 giu 2023

di Nuvola Ravera

a cura di Chiara Pirozzi

Spazio LAB.oratorio

MOSTRE PASSATE


Soap Opera è una mostra in linea con la missione del progetto di riconversione di Made in Cloister, che è partito con il recupero dell’ex Chiostro abbandonato all’interno del complesso del Lanificio borbonico, per trasformarlo in un luogo espositivo e performativo in cui gli artisti si possono confrontare con le antiche tradizioni in un più ampio progetto di rigenerazione urbana.


Nuvola Ravera ha concepito un’installazione site specific dopo un periodo di ricerca sul territorio e di produzione realizzata con le maestranze napoletane specializzate nella saponificazione artigianale. Da queste premesse l’artista ha interpretato lo spazio espositivo come fosse un luogo di ritrovamenti archeologici e, al contempo, un tappeto domestico-urbano. Nuvola Ravera traccia un’infilata di stanze testimoniata, allo stato attuale, dai resti di una pavimentazione preesistente, in parte emersa e in parte andata perduta. La ricerca di Nuvola Ravera intreccia l’idea di bene comune e monumentale con le azioni di tutela e di conservazione, osservandone i limiti e le obbligazioni, ritrovando nell’utilizzo di un materiale solubile come il sapone la chiave simbolica di un equilibrio sensibile e sempre interpretabile. Se tali suggestioni giungono all’artista a partire da uno studio della storia e della quotidianità del Complesso del Lanificio di Porta Capuana, un ulteriore stimolo proviene dalla lettura del paesaggio della città di Napoli, dalle sue stratificazioni, dagli intrecci architettonici, dagli odori, come quello di sapone proveniente dalle abitazioni, che connettono l’interno con l’esterno, tracciando una geografia percettiva dello spazio urbano.



In Soap Opera l’artista sviluppa una narrazione longitudinale che mina lo spazio espositivo, disegnandone un percorso costantemente interrotto e frastagliano, in sparizione, che attraversa temporalmente luoghi fisici e strati di memoria, fotografando i resti di un’epoca non ancora passata, da liberare dalla febbre di custodia del bene culturale, parallelamente intrisa di un’intimità, privata e domestica, in continua trasformazione.

La ricerca di Nuvola Ravera, che spesso collega la dimensione biografica a una lettura psichica dei luoghi attraverso la creazione di dispositivi effimeri, si combina perfettamente alla dimensione sperimentale e mobile che uno spazio come Lab.Oratorio vuole avere.

La mostra è stata realizzata grazie al sostegno del MiBAC e di SIAE nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” e gode del supporto di SuperOtium per la residenza dell’artista.


Nuvola Ravera è nata a Genova nel 1984. Ha studiato al dipartimento di Pittura presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti – Genova, frequentato un master di fotografia contemporanea alla Cfp Bauer- Milano, Cinema e video all’Accademia di Belle Arti di Brera e all’Hochschule für Grafik und Buchkunst- Lipsia. Ha affiancato svariati artisti nella produzione di selezionati progetti tra cui Armin Linke a Berlino, Bouchra Khalili a Genova e Giorgio Andreotta Calò. Vive e lavora a Venezia dove nel 2016/17 ha partecipato al programma di residenza di Bevilacqua La Masa e attualmente sta concludendo l’università IUAV presso il dipartimento di Arti visive. Ha esposto e collaborato con diverse istituzioni tra cui: Museo di Arte Contemporanea Villa Croce, Genova; Castel Sant’Elmo, Napoli; Fondazione Bevilacqua La Masa; Museo di Aveiro; Atelierhaus Salzamt, Linz; Fabbrica del Vapore, Milano; Fondazione Pistoletto, Biella; Biennale di Venezia. É apparsa nelle pubblicazioni: Lady Dior, as seen by a new generation of italian artists, Mousse Publishing; Genova Ventimiglia Genova, Humboldt Books. È stata nominata dal magazine Artribune come migliore giovane artista italiana per il 2017.

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