Talk alle ore 12.00: L'arte della rigenerazione| il ruolo dell’arte e della creatività come motore di sviluppo e benessere delle periferie urbane.
La Mostra
La mostra dell’artista thailandese Natee Utarit (Bangkok 1970) al Chiostro rinascimentale della Chiesa di Santa Caterina a Formiello, sede espositiva della Fondazione Made in Cloister di Napoli, mette in scena con il titolo Dèjà vu le testimonianze di un viaggio immaginario di Buddha a Napoli. Come precisa il curatore della mostra, Demetrio Paparoni, Utarit immagina un luogo e un tempo ibridi in cui la cultura greco-romana e quella dell’Asia buddista si incontrano e interagiscono, in un rapporto di interscambio costruttivo.
Composta di diverse opere espressamente realizzate, alcune delle quali con il supporto di artigiani della città, la mostra è concepita come un ambiente unico che include l’architettura del chiostro, con il suo portico e l’ampio spazio al centro del quale si fronteggiano due statue di cartapesta bianca che danno il titolo alla mostra. Le statue prendono a modello un Buddha che cammina e la copia romana del Doriforo di Policleto conservato al Museo archeologico di Napoli.
Il Talk
L'arte della rigenerazione| il ruolo dell’arte e della creatività come motore di sviluppo e benessere delle periferie urbane.
La Fondazione Made in Cloister ha fatto del dialogo con il quartiere e del valore della creatività per il benessere e sviluppo del territorio la sua missione che rinnova nel progetto di Natee Utarit attraverso la ricerca in loco dell’artista e la collaborazione con gli artigiani che lavorano a Napoli.
Proprio partendo da Déjà Vu, Made in Cloister presenta una conversazione che mira a confrontare idee, esperienze e pratiche di istituzioni che hanno sviluppato diversi modelli di impresa culturale favorendo
lo sviluppo del territorio attraverso l’arte e la creatività con una visione internazionale.